Un impianto fotovoltaico da balcone è una soluzione facile e veloce per incamminarsi lungo la strada dell’autosufficienza energetica della propria casa.

Nel 2022 è facile trovare dei kit per il mini fotovoltaico da balcone, che hanno un costo piuttosto contenuto (in genere compreso tra 500 e 2.000 € a torta finita) e si possono acquistare anche online – per esempio su Amazon o da Leroy Merlin – con consegna entro pochi giorni.

Una rapida installazione molto semplice – anche fai-da-te – consente di dare alla propria casa una fonte extra di energia che, una volta posizionata, ha costi di manutenzione minimi e consente di ottenere un risparmio in bolletta tanto più sensibile quanto più alto è il prezzo della componente energia che si può reperire sul mercato.

Fotovoltaico da balcone, dove si può installare?

Il fotovoltaico da balcone si può installare senza alcun problema in un’abitazione privata, anche di quelle più datate, dato che non servono predisposizioni particolari.

Ma anche chi abita in un condominio può dotarsi di un kit per il mini fotovoltaico da balcone senza passare attraverso particolari complessità burocratiche.

L’articolo 1122 bis del Codice Civile chiarisce infatti che l’installazione di un fotovoltaico da balcone è un intervento che può essere eseguito in regime di edilizia libera, quindi può bastare l’invio di una comunicazione specifica all’amministratore del condominio prima di partire dal momento che si interviene su una parte comune (ringhiere e parapetti fanno infatti parte dello sviluppo complessivo dello stabile).

Qualcuno si è già preoccupato di preparare un modello di questa comunicazione.

Cosa serve per installare il mini fotovoltaico?

Per installare pannelli fotovoltaici sul balcone è utile anzitutto verificare che lo spazio dove si vogliono posizionare sia orientato verso il punto di massima insolazione, ossia Sud, e che non ci siano intralci davanti come altre palazzine alberi eccetera.

Ovviamente va chiarito che la capacità di produrre energia di questi mini pannelli fotovoltaici è inferiore rispetto a quella offerta dai pannelli solari montati sul tetto, dove gli ostacoli all’irraggiamento sono minori e la possibilità che il sole colpisca i pannelli per più ore al giorno è maggiore.

La conferma, indiretta se vogliamo, è data dal fatto che anche le stime più ottimistiche calcolano in un 25/30% la riduzione dei consumi che si riesce a ottenere con questi kit.

È stato calcolato che installando il pannello con un’inclinazione di 65° si riesce ad ottenere la miglior copertura per tutto l’arco dell’anno, compresi i mesi invernali (che sono i più ostici da questo punto di vista, vista la durata ridotta delle ore di luce).

Dopodiché è importante considerare le misure del mini fotovoltaico da balcone. I modelli standard sono da 177 x 105 cm (lunghezza x altezza).

Il limite al numero di pannelli che si possono installare è dato quindi dallo spazio disponibile, ma anche dalla capacità dei pannelli perché se si superano gli 800 W complessivi è necessario seguire tutt’altro percorso di autorizzazione (più complicato)

Il mini fotovoltaico da balcone deve poi avere una struttura di sostegno in grado di tenerlo ancorato alla ringhiera o al parapetto in caso di vento forte o altri eventi atmosferici estremi.

In questo senso possono essere utili dei teli frangivento da agganciare al balcone per evitare che il pannello faccia effetto-vela. Su Amazon se ne possono acquistare a 20 / 30 euro per le misure più comuni.

Cosa contiene il kit del mini fotovoltaico?

Il mini fotovoltaico da balcone produce corrente continua. Per questo nel kit è compreso spesso un micro-inverter, capace di trasformarla in corrente alternata prima che questa venga immessa nella rete elettrica.

Detto così sembra difficile, ma in realtà basta avere una presa della corrente dedicata a portata di mano e questo piccolo dispositivo, e il gioco è subito fatto. Per questo si parla anche di fotovoltaico plug-and-play, subito pronto all’uso subito dopo l’installazione.

Per utilizzare la corrente elettrica autoprodotta è necessario collegare gli apparecchi all’impianto, o in alternativa è possibile connettere direttamente il fotovoltaico da balcone alla rete di casa.

In questo caso è necessario avvertire il proprio fornitore di energia elettrica inviando (via PEC) una richiesta di bi-direzionalità.

Per farlo si può usare questo modulo, ma le modalità di invio della Comunicazione Unica necessaria variano da distributore a distributore quindi è necessario consultare le indicazioni specifiche.

Accumulatori, sì o no?

Se invece si vuole immagazzinare l’elettricità prodotta dai propri pannelli fotovoltaici da balcone è necessario acquistare degli accumulatori, anche se in questo caso i costi complessivi salgono e potrebbero anche rendere l’impianto diseconomico o difficile da ammortizzare.

La detrazione fiscale per il fotovoltaico da balcone

Come i pannelli fotovoltaici “standard”, anche i pannelli fotovoltaici da balcone si possono portare in detrazione: dichiarando i costi sostenuti per l’installazione nel 730, si ottiene un recupero del 50% del prezzo che viene riconosciuto nei successivi 10 anni.

Vero è che trattandosi di un investimento di portata limitata, intorno ai 2.000 €, anche il rimborso fiscale da questa voce è minimo, circa 100 € all’anno.

Per ottenere questo beneficio è necessario pagare i pannelli fotovoltaici con un bonifico per ristrutturazione edilizia e avviare la pratica di risparmio energetico presso ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Alessandro Fumagalli

Qui dal 2013, sono quello che fa spese zeppe di punti Fragola (per finire le collezioni per i suoi bambini) e quello in coda fuori da Iper quando c’erano i super bonus Cassaforte su TV & Co.

Collezionista di Amazon Echo e impegni di volontariato (o quasi), guardo il calcio ma amo il ciclismo.