Da dove arriva l’insalata che mangiamo? E i pomodorini?

L’informazione è lì, sulla confezione, ma spesso non ci facciamo caso: in molti casi la verdura che mettiamo in tavola arriva da molto lontano, a volte anche dall’estero.

Prendere consapevolezza dell’impatto ambientale del far arrivare a casa nostra la verdura che mangiamo ci può spingere a prediligere produzioni vicino casa, il c.d. chilometro zero, ma se ci spingessimo ancora oltre, arrivando a produrre in casa nostra erbe e verdure?

In quello che è un ritorno al passato, la tecnologia ci viene in soccorso per consentirci di coltivare in casa prodotti da consumare senza però le fatiche e difficoltà che affrontavano i nostri nonni e le nostre nonne.

Ecco quindi che in sempre più case fanno il loro ingresso gli “smart garden”, vasi intelligenti per la coltura idroponica: c’è chi le chiama “serre idroponiche”, ma salvo qualche caso il termine non è del tutto appropriato.

Si tratta di vasi che contengono tutto il necessario per far crescere erbe, verdure e anche piante con un unico impegno per chi se ne occupa: ricordarsi di aggiungere l’acqua quando serve, spesso a intervalli di diverse settimane.

Gli smart garden contengono delle pompe per far circolare al meglio l’acqua unita ai nutrienti necessari per far crescere erbe e verdure, mentre un sistema di illuminazione LED assicura le giuste condizioni di luce per una crescita controllata e, tipicamente, senza imprevisti.

I produttori di queste serre smart nella maggior parte dei casi propongono delle soluzioni pronte all’uso (alcuni li chiamano pod, altri capsule) che contengono i semi di quello che si desidera far crescere e il terriccio adatto.

A cosa prestare attenzione nella scelta di un dispositivo di questo tipo?

Il numero di piante coltivabili

Il primo aspetto è dimensionale: alcuni smart garden sono pensati per accogliere 1 o 2 piantine, altri – ed è il caso più tipico – 3 e infine le più grandi arrivano a 6, 9 o 12 alloggiamenti (o scomparti).

La scelta dipende dallo spazio a disposizione e dall’investimento iniziale che si vuole sostenere. Nel dubbio, il consiglio è di partire con un numero limitato e poi eventualmente passare ad un modello più capiente, magari della stessa linea, solo successivamente.

Un piccolo promemoria: non tutte le piante crescono ugualmente bene quando sono vicine. Verificate insieme al produttore o nei forum di persone esperte eventuali combinazioni.

Le capsule disponibili ed il loro costo

Le singole capsule (o pod o lingotti) che contengono i semi già pronti a germogliare insieme ai nutrienti hanno costi variabili: prima di scegliere un modello di vasi intelligenti per la coltura idroponica, è importante verificare se le erbe, i frutti o in generale le piante che vogliamo coltivare sono disponibili ed i loro costi.

Consiglio: al termine del primo ciclo di crescita di quanto seminato, volendo potremo trapiantare la pianta in un altro vaso. Questa opzione, pur richiedendo qualche attenzione in più, potrebbe convenirci rispetto all’acquisto di ulteriori pod o capsule. Pensiamoci.

L’illuminazione

I giardini intelligenti in commercio di questi tempi sono principalmente dotati di luci LED, che assicurano le condizioni per una giusta crescita nel tempo.

Nel valutare l’acquisto, teniamo a mente che le luci a led rossi aumentano la quantità di frutti e fiori presenti in ogni pianta mentre quelli a luce blu aumentano la resa delle piante.

Grazie ad appositi temporizzatori i vasi smart possono riprodurre cicli di luce e buio equivalenti a quelli naturali, a vantaggio della qualità del raccolto. Attenzione però: non tutti i temporizzatori possono essere programmati e in qualche caso il ciclo di accensione / spegnimento può partire “solo” dal momento in cui lo si avvia.

Se vogliamo farlo partire all’alba quindi, dovremo svegliarci a quell’ora per far partire il ciclo e nel caso di interruzione della corrente dovremo ripetere l’operazione. Teniamone conto.

L’utilizzo di lampade a luci LED, tipicamente a bassissimo consumo, consente di considerare una spesa di pochi euro all’anno su questo fronte nel caso dei vasi più piccoli e di poche decine di euro nel caso di vasi più capienti dotati di più lampade.

Alcuni vasi smart montano le luci su di un braccio telescopico che consente di regolarne l’altezza: in questo modo, al crescere delle piante, le lampade potranno sempre regolate alla giusta distanza.

Un’ultima raccomandazione a proposito di illuminazione: va valutato bene dove si intende porre il vaso smart, in quanto la sua illuminazione può essere particolarmente intensa e – per alcune persone – fastidiosa.

Il serbatoio

La capacità del serbatoio della serra smart è quella che determina per quanto tempo possiamo lasciarla a fare il suo lavoro senza la nostra supervisione: questo tempo in alcuni casi arriva anche a 3 settimane, tempo più che sufficiente per andare e tornare da una lunga vacanza.

In molti casi sono presenti degli utili indicatori visivi che ci consentono di sapere quando è ora di riempire nuovamente il serbatoio d’acqua o ancora, nei casi più evoluti, ad avvisarci ci pensa una notifica sul nostro smartphone grazie ai sensori installati nel serbatoio ed un’app dedicata.

Le funzionalità smart e le app

Oltre all’accensione e lo spegnimento automatico delle luci, funzionalità che abbiamo visto poco più sopra, alcuni smart garden si collegano tramite bluetooth o wifi ad apposite app iOS o Android, pensate per poter seguire da vicino lo status del dispositivo smart.

Le app in alcuni casi permettono anche di accendere e spegnere le luci da remoto così come seguire la crescita delle piante, verificando le condizioni di luce, acqua e nutrienti.

Le funzionalità smart rendono ancora più interessante e piacevole l’esperienza d’uso di questi dispositivi, ma la loro disponibilità spesso comporta un aumento di costo significativo, in alcuni casi arrivando a raddoppiare il costo di vasi smart equivalenti ma non dotati di bluetooth, wifi e app. Ne vale la pena?

I 5 migliori vasi smart garden, dai più economici a quelli più costosi

Il vantaggio di questa soluzione è la possibilità di usare qualsiasi tipo di seme, senza dipendere dalle capsule del produttore. Per il resto c’è tutto:

  • serbatoio da 1,5L con irrigazione automatica
  • luce bianca e colorata con ciclo da 8 ore e temporizzatore
  • tutto il resto necessario (semi esclusi) per dare il via al proprio orto domestico

Click & Grow è uno dei brand più famosi sul fronte dei vasi intelligenti e questo è il modello base:

  • 3 spazi dedicati ad altrettante piante
  • comodità di utilizzare le apposite capsule con terreno e sementi
  • si può scegliere tra tantissime capsule diverse ed è sempre facile trovarle vista la popolarità del brand
  • i colori del vaso possono essere bianco, beige o grigio scuro

iDoo è un altro brand molto popolare e questo vaso (spesso disponibile in sconto) può contenere fino a 12 bacelli ed è quindi adatto a chi vuole una produzione più importante:

  • la luce LED arriva fino a 23W ed è regolabile in altezza, una notevole comodità per gestire al meglio le piante che crescono
  • utilizza dei bacelli “smart” proposti dal produttore.

Questa proposta, particolarmente curata sul fronte del design, include anche un’applicazione che permette di regolare la lampada (che arriva fino a 7W).

Véritable® è uno dei brand di maggior prestigio sul fronte degli orti domestici e propone un vaso intelligente e connesso che utilizza i Lingot, combinazioni proprietarie di terreno, nutrienti e sementi:

  • produzione francese
  • disponibile anche un’app dedicata che permette di tenere sotto controllo la crescita delle proprie piantine

Conclusioni

Un piccolo orto domestico può metterci a disposizione risorse preziose per arricchire la nostra tavola, dai sapori assicurati dalle erbe di qualsiasi tipo (menta, origano, salvia, erba cipollina e chi più ne ha più ne metta) e da verdure come pomodorini, insalate e molto altro.

Crescerle in casa è un’esperienza completamente diversa rispetto all’acquisto in un supermercato, un mercato o una bottega: si possono osservare le piante crescere giorno per giorno, il momento di cogliere i frutti del proprio “lavoro” diventa un momento speciale, si assapora con maggior attenzione quello che si è visto crescere e in qualche modo risulta “più buono”.

Il vero vantaggio di questi dispositivi è proprio qui, nell’esperienza che consentono di vivere: soprattutto se si hanno dei bambini più piccoli, scenderanno di corsa dal letto per andare a vedere se le piantine sono germogliate o quanto sono cresciute mentre loro dormivano. Vedere la gioia e lo stupore nei loro occhi diventa una più che valida scusa per un investimento che, a conti fatti, non è dei più economici.

Nel valutare quanto andrete a spendere, oltre all’acquisto dello smart garden, tenete conto dell’elettricità che consumerà, dell’acquisto delle capsule (o dei pod o dei lingotti, a seconda del vostro sistema) e soprattutto della possibilità che non tutti questi riescano a portare i semi a germogliare e le piante a crescere in modo adeguato.

Qualche insuccesso nella produzione va messo in conto e anche questo contribuisce ad aumentare il costo di questa soluzione: stiamo sempre parlando di poche decine di euro all’anno se va male, ma anche queste contano a fronte di un costo della vita crescente.

Stella Fumagalli

Faccio felicemente parte della (piccola ma agguerrita!) redazione di ultimoprezzo.com dal 2011.

Sono un’appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera.